Demon

Demon il Guardiano Notturno (Yσsнι♥)

Demon è molto solitario, per nulla socievole... Solamente con i membri del suo branco si dimostra gentile, disponibile e generoso!
Il suo potere è parlare agli spiriti e può controllare le anime degli altri animali.

I genitori di Demon sono morti un mese dopo che lui nacque: il padre che era un lupo nero durante una lotta tra lupi e volpi, la madre che era una volpe bianca morì per un infarto. Anche se aveva ancora due mesi, capì che doveva trovare un’altra madre o almeno un’altra famiglia. Dopo mesi di viaggio si perdette in un bosco ma nonostante ciò si nutriva delle carcasse di cervo che trovava per terra e dei pesci che pescava per il fiume. Un giorno una lupa marrone e nera lo trovò e decise di adottarlo, portandolo nel suo branco. Lo stesso giorno, mentre giocava con dei cuccioli di lupo poco più grandi di lui (in quel periodo aveva sei mesi) vide una lupa che gli disse: “Abbi cura dei miei cuccioli, io oramai non ci sono più”. Il piccolo lupo annuì, ma si era scordato dei cuccioli con cui stava giocando. Essi gli chiesero: “Ma con chi stai parlando?” e cominciarono a prenderlo in giro. Il piccolo lupo, che non voleva far scoprire il suo potere a nessuno, decise di abbandonare il branco e di vivere da solo. Per un anno è stato un lupo vagabondo, che si nutriva di qualunque cosa trovasse per la strada; a due anni si alloggiò in una caverna in cui vicino c’era un campo pieno di fiumi e prede da cacciare. Cinque anni dopo incontrò Dark, un lupo nero dagli occhi blu e dall’aspetto acido che doveva essere nato qualche mese in meno di lui. Dark però conosceva Demon: era uno dei lupi con cui aveva giocato da quando era piccolo! “Demon…” gli disse. Ma Demon non rispondeva. “Demon, perché sei così solitario? Perché hai voluto abbandonare il branco?” ma Demon non rispose. “Demon, per favore, rispondimi…” il lupo mezzosangue, che guardava un albero in lontananza, iniziò a ringhiare e poi gli urlò contro: “Lasciami in pace!”. Ma Dark non si arrese: “Scommetto che hai il potere di parlare con i fantasmi, non è così eh?” ma Demon, al posto di rispondergli, iniziò a stringere i denti più forte. “Demon, smettila di fare così: sono uno dei lupi che non ti ha preso in giro, ricordi?” a quel punto Demon smise di ringhiare e gli chiese: “No, non ricordo. E adesso lasciami in pace, per favore” ma Dark non voleva andare via. A Demon gli apparve un’immagine strana davanti ai suoi occhi: doveva essere l’anima di Dark. Con la sua mente da mezzo lupo, iniziò a controllare l’anima di Dark e poi lo fece andare via. Cinque anni dopo, Demon si era pentito di essersi comportato così con un lupo più grande di lui che non gli aveva fatto niente. Così iniziò a vagabondare per il territorio, ma invano: al posto di Dark, trovo una scritta su un albero. La lesse: “Demon, mi manchi… perché ti sei comportato così con me? Io adesso non ci sono più, vivo in un posto molto lontano dal tuo” doveva essere Dark. A Demon gli scesero due lacrime agli occhi; non era poi così avido e non aveva il cuore di pietra; semplicemente era un lupo solitario perché non voleva che gli altri lo prendessero in giro per i suoi poteri un po’ strani. Tre anni dopo incontrò un lupo che doveva essere anche lui mezzosangue. Il lupo, con una voce tranquilla, gli si presentò: si chiamava Sokudo ed era il capobranco del branco Star Wolf. Demon, anche se non aveva più intenzione di entrare nei branchi, gli chiese se poteva entrare e dopo gli raccontò la sua storia, senza dirgli però che sapeva vedere e controllare le anime di altri animali. Non è da molto che si trova nel branco, ma stranamente si è già affezionato a tutti i mezzosangue del branco, anche se non intende svelargli il suo segreto.

Contatti